Indice
In primo piano
Misure attuative del PNRR
Il Consiglio dei ministri ha approvato il D.L. recante “Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”, finalizzato a semplificare alcune procedure legate alla realizzazione degli obiettivi, tra i quali pubblica amministrazione, fisco, ambiente, turismo, giustizia, infrastrutture e transizione digitale.
D.L. 30 aprile 2022 n. 36 (pubblicato in G.U. il 30 aprile 2022 n. 100)
Investimenti sostenibili
Il MISE ha recentemente pubblicato un decreto allo scopo di fissare termini e modalità di presentazione delle domande di accesso a finanziamenti sulla base di programmi di investimento sostenibili proposti da piccole e medie imprese.
Le domande potranno essere inviate a partire dal 18 maggio 2022; tra i requisiti si richiede la conformità alla tutela ambientale e l’elevato contenuto tecnologico, al fine di favorire la transizione dell’impresa verso la sostenibilità energetica.
Decreto Direttoriale MISE del 12 aprile 2022
Attuazione del Decreto Sostegni-ter
Il MISE ha recentemente fissato modalità e termini di presentazione delle domande per l’accesso al fondo per il rilancio delle attività economiche a favore delle imprese che svolgono in via prevalente attività di commercio al dettaglio, previste dal Decreto Sostegni-ter (vedi NL n.1/2022). Le domande potranno essere presentate telematicamente dal 3 al 24 maggio 2022.
Decreto direttoriale MISE del 24 marzo 2022 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile 2022 n. 82)
Finanziamenti SIMEST per la transizione digitale ed ecologica delle imprese italiane con vocazione internazionale
A partire dallo scorso 27 aprile, PMI e Mid Cap italiane costituite in forma di società di capitali, che abbiano depositato presso il Registro delle imprese almeno due bilanci relativi a due esercizi completi, possono presentare domanda di finanziamento, ad un tasso agevolato, per investimenti sia digitali sia volti a promuoverne la sostenibilità e la competitività sui mercati internazionali. I finanziamenti sono stati stanziati dal Fondo 394/81, nell’ambito dell’attuazione del PNRR.
SIMEST (Gruppo CDP), Circolare n. 1/PNRR/394/2022 del 27 aprile 2022
Diritto societario/Contrattualistica
Responsabilità solidale degli amministratori in assenza di deleghe espresse
Mancando il conferimento di specifiche deleghe ad uno o più amministratori, grava sull’intero CdA la responsabilità solidale per gli illeciti conseguenti a delibera o comunque posti in essere dallo stesso, ad eccezione degli amministratori che abbiano espresso per iscritto il loro dissenso rispetto alla specifica delibera, come previsto dall’art. 2392 del Codice Civile.
Ciò in quanto ciascun amministratore assume su di sé sia compiti di amministrazione diretta sia uno specifico obbligo di vigilanza sull’attività del CdA. Infatti, anche quando specifiche materie siano state attribuite alla competenza di uno o più amministratori, gli altri hanno il dovere di vigilare sull’andamento della gestione sociale e sulle operazioni più significative. Ciò determina sugli stessi, in presenza di segnali di allarme, l’onere di attivarsi per impedire il compimento di un atto pregiudizievole ovvero di eliminarne le conseguenze dannose.
Cassazione penale, sez. III, sentenza del 28 marzo 2022, n. 11087
Diritto bancario
La trasformazione digitale nell’industria bancaria italiana
È disponibile sul sito della BoI, nella sezione degli occasional paper, la relazione conclusiva dell’indagine conoscitiva che ha ad oggetto il processo di trasformazione digitale delle banche italiane (circa 280) dal 2007 al 2018.
L’indagine mostra che l’industria bancaria italiana registra un debole avvicinamento al mondo della digitalizzazione, rendendo necessari sforzi ulteriori. Nel 2018, quasi tutte le banche italiane offrono accesso digitale ai servizi di pagamento; tuttavia, solo poche (le più grandi) sono in grado di fornire un’offerta digitale completa.
Questioni di Economia e di Finanza, Occasional Paper, “La Trasformazione digitale nell’industria bancaria italiana”, pubblicato sul sito della Banca d’Italia il 20 aprile 2022
Interpretazione del contratto di assicurazione connesso al contratto di mutuo
In tema di interpretazione del contratto, il procedimento di qualificazione giuridica si compone di due fasi: da un lato, la ricerca e l’individuazione della comune volontà dei contraenti in relazione ai canoni di interpretazione contrattuale e, dall’altro, l’inquadramento della comune volontà nello schema legale tipico.
Nel caso di specie, la Corte di Cassazione ha ricondotto un contratto di assicurazione connesso ad un contratto di mutuo nello schema del contratto a favore di terzo (nello specifico, il soggetto finanziatore).
Di conseguenza, i giudici hanno ritenuto valida la clausola che prevede il diritto di surroga della compagnia assicuratrice nei confronti del mutuatario in caso di inadempimento di quest’ultimo, in relazione all’indennizzo pagato al mutuante per l’avveramento del rischio.
Cassazione civile, sez. III, sentenza del 28 marzo 2022, n. 9866
Aspettative di vigilanza della BdI sui rischi climatici e ambientali
La BdI, in linea con analoghe iniziative della BCE e delle autorità di vigilanza di altri Stati membri dell’UE, ha elaborato un primo set di aspettative di vigilanza sull’integrazione dei rischi climatici e ambientali nelle strategie aziendali. Nello specifico, nell’ambito:
- della governance, il CdA, per assumere decisioni consapevoli, deve essere capace di comprendere e valutare le implicazioni dei rischi climatici e ambientali sul modello di business e sulla strategia. A tal fine assegna esplicitamente ruoli e responsabilità ai propri membri e/o ai comitati già esistenti;
- del modello di business e strategia, è necessario che gli intermediari siano in grado di valutare la materialità dei rischi climatici e ambientali, fisici e di transizione, suscettibili di ripercuotersi sul contesto aziendale;
- del sistema organizzativo e dei processi operativi, il CdA deve agire in modo coerente e proporzionale ai rischi climatici e ambientali, materialmente previsti;
- del risk management, il responsabile deve dare attuazione al processo di gestione dei rischi al fine di identificarli, misurarli e prevenirli;
- dell’informativa al mercato, della comunicazione di informazioni sufficientemente dettagliate, complete e comparabili sull’esposizione ai rischi climatici e ambientali che consentono agli intermediari più virtuosi di incrementare la qualità complessiva dell’informativa e di segnalare a tutti gli stakeholder il proprio posizionamento nel processo di transizione verso un’economia più sostenibile.
Aspettative di vigilanza sui rischi climatici e ambientali, pubblicato sul sito della Banca d’Italia l’8 aprile 2022
Diritto finanziario
Relazione annuale dell’ACF
Pubblicata la relazione annuale sull’attività svolta dall’ACF nel 2021, dalla quale risultano 39,2 milioni di euro di risarcimenti riconosciuti ai risparmiatori. Si tratta dell’importo più alto in cinque anni di attività da quando l’ACF, istituito presso la Consob, ha iniziato ad operare nel gennaio 2017. Nei cinque anni di attività, l’ACF ha ricevuto in tutto 8.695 ricorsi e ha concluso 7.385 procedimenti. Aumentano, infine, i casi di estinzione anticipata del contenzioso (242 nel 2021 contro i 212 del 2020) grazie agli accordi intervenuti mentre era in corso il procedimento davanti all’ACF, segno che lo strumento della riconciliazione stragiudiziale favorisce l’intesa fra le parti.
Relazione attività svolta nell’anno 2021 dall’ACF (pubblicato sul sito della Consob)
Piani delle attività regolamentare della Consob
La Consob ha pubblicato un documento di programmazione non vincolante contenente a) il piano annuale delle attività che intende svolgere per l’adozione degli atti di regolazione generale, b) il piano biennale delle attività di verifica d’impatto della regolamentazione, ai fini dell’efficace ed efficiente perseguimento delle proprie finalità.
L’attività regolamentare, per l’anno in corso, è orientata all’adeguamento delle disposizioni europee e ad individuare le misure in grado di favorire l’accesso al mercato dei capitali e ridurre i costi di quotazione, nell’ambito del progetto di revisione, promosso dal MEF, volto a rilanciare la competitività e l’attrattività dei mercati finanziari nazionali.
Piano delle Attività di Regolazione (Divisione strategie regolamentari) pubblicato sul sito della Consob l’11 aprile 2022
Effettività e diretta applicabilità del diritto euro-unitario negli Stati membri dell’UE
La CDGUE ha recentemente espresso due importanti principi interpretativi in materia di sanzioni amministrative.
In primo luogo, la CDGUE ribadiva, sulla scorta di una giurisprudenza costante che, quando le disposizioni di una direttiva comunitaria appaiono, dal punto di vista sostanziale, incondizionate e sufficientemente precise, i singoli cittadini possono farle valere dinanzi ai giudici nazionali.
Nel caso di specie, il requisito di proporzionalità delle sanzioni previsto dalla direttiva comunitaria (si veda art. 20 della Direttiva UE/2014/67) è considerato di carattere incondizionato e sufficientemente preciso, tale da avere effetto diretto, e quindi essere invocato dal singolo e applicato dalle autorità amministrative e dai giudici nazionali.
In secondo luogo, la CDGUE stabiliva che, in virtù del principio del primato del diritto comunitario, il giudice nazionale è tenuto a disapplicare qualsiasi normativa nazionale che sia contraria al requisito di proporzionalità delle sanzioni (Art. 20 della Direttiva UE/2014/67), solo nella misura necessaria per consentire l’irrogazione di sanzioni proporzionate, che siano al tempo stesso efficaci e dissuasive, anche se meno afflittive della sanzione irrogata precedentemente.
Sentenza della CDGUE del 8 marzo 2022, causa C-205/20
Il caso Lehman Brothers: la tutela dell’investitore prima del fallimento
Il Tribunale di Patti (Messina) ha esaminato il caso di un cliente, rigettandone il ricorso, che ha stipulato un contratto di finanziamento acquistando obbligazioni della Lehman Brothers, la quale dopo un anno circa ha fallito.
La sentenza è degna di nota, in quanto sono stati affrontati vari temi: dall’informativa fornita dall’intermediario al cliente, alla previsione della situazione d’insolvenza della Banca, fino alla ripartizione dell’onere della prova fra i litiganti.
In primo luogo, è stato dimostrato che:
- il cliente aveva dichiarato di essere disponibile a rischiare perdite per raggiungere il desiderato obiettivo di crescita del capitale;
- le operazioni disposte dal cliente avrebbero potuto risultare non adeguate al suo profilo per tipologia, frequenza e dimensione;
- l’investitore aveva ricevuto dalla banca l’avvertimento che il titolo in esame non avrebbe dovuto essere acquistato se non in possesso di adeguate strutture finanziarie per sostenere i rischi di prezzo e di liquidità, nonché quelli ulteriori ad esso associati.
In secondo luogo, la previsione dell’insolvenza di Lehman Brothers non era ipotizzabile. Il contratto di negoziazione dei titoli è stato perfezionato nell’anno 2007, l’abbassamento del rating si è verificato nel corso dell’anno 2008 e nel settembre dello stesso anno la Lehman Brothers ha dichiarato fallimento.
Infine, il Tribunale ha stabilito che spettando al cliente l’onere della prova, lo stesso avrebbe dovuto dimostrare le precise circostanze di fatto volte a dare fondamento alle proprie doglianze di mancata informazione.
Tribunale di Patti, sentenza del 31 marzo 2022, n. 224
Conformità alle norme
Protezione dei dati personali
Il Garante privacy boccia la piattaforma per il referendum online
Il Garante privacy ha reso al MITD il parere negativo sullo schema di decreto che individua le regole della piattaforma digitale per la raccolta delle firme.
In particolare, il Garante ritiene che la piattaforma sia complessa, composta da un’area pubblica e un’area privata, a cui possono accedere il personale dell’ufficio centrale per il referendum presso la Cassazione, i promotori e i cittadini che intendono sottoscrivere le proposte.
Tuttavia, la proposta di decreto contempla l’intervento anche di ulteriori soggetti, che saranno individuati in un momento successivo. Tale rinvio, quindi, non offre adeguate garanzie di protezione dei dati personali riguardo a profili essenziali del funzionamento della piattaforma.
Parere del Garante privacy del 24 marzo 2022, n. 106
Class action a tutela della privacy
La CDGUE ha riconosciuto alle associazioni a tutela dei consumatori di esercitare azioni in tema privacy, anche in assenza di una delega specifica della persona danneggiata.
“L’articolo 80, comma 2, del regolamento UE/2016/679 (GDPR) relativo alla protezione delle persone fisiche in tema di trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati, non osta a che un’associazione di tutela degli interessi dei consumatori agisca in giudizio, anche in assenza di un mandato conferito a tale scopo e indipendentemente dalla violazione di specifici diritti degli interessati, contro il presunto autore di un atto pregiudizievole alla protezione dei dati personali”.
CDGUE, sentenza C-319/2020 del 28 aprile 2022
Antiriciclaggio
Attività di crypto currency exchange
Il MEF, in attuazione della Legge Antiriciclaggio, ha istituito la sezione speciale del registro tenuto dall’OAM, nel quale i prestatori di servizi relativi all’utilizzo di valuta virtuale e i prestatori di servizi di portafoglio digitale sono obbligati ad iscriversi per potere esercitare la propria attività in Italia.
Nello specifico, i prestatori sopra descritti, sono tenuti a:
- comunicare all’OAM i propri dati ai fini dell’iscrizione nella sezione speciale del registro e i dati relativi alle operazioni effettuate in Italia;
- adempiere gli obblighi antiriciclaggio, ovvero (i) effettuare l’adeguata verifica della clientela, (ii) conservare i documenti, i dati e le informazioni utili a prevenire, individuare o accertare eventuali attività di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo e a consentire lo svolgimento delle attività di controllo da parte delle Autorità competenti, e (iii) segnalare le operazioni sospette quando si hanno motivi ragionevoli per ritenere che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo.
Decreto del MEF del 13 gennaio 2022 (pubblicato in G.U. il 17 febbraio 2022 n. 40)
Tutela della concorrenza e del mercato
Il caso Ticketone
Il TAR del Lazio ha annullato il provvedimento dell’AGCM con il quale il gruppo Eventim – Ticketone era stato multato per 10,9 milioni di euro in quanto colpevole di abuso di posizione dominante nel mercato del ticketing.
Secondo i giudici amministrativi, l’Autorità avrebbe colmato un vuoto di tutela nell’ambito del diritto della concorrenza, che non contemplava una disciplina ad hoc in materia di concentrazioni, allo scopo di evitare che il comportamento abusivo di un’impresa, in posizione dominante sul mercato, rafforzata mediante una concentrazione, rimanesse privo di conseguenze.
Pertanto, secondo il TAR, se si ammettesse che “le operazioni di concentrazione siano oggetto di analisi da parte delle autorità ai fini antitrust al di fuori della disciplina di cui al Regolamento CE/139/2004, ne risulterebbe irrimediabilmente compromesso il sistema di tutela ivi approntato anche nell’interesse delle imprese”.
TAR Lazio, sez. I, sentenza del 24 marzo 2022, n. 3334
Diritto processuale
L’elenco delle associazioni legittimate a proporre class action ed azione inibitoria collettiva
Dopo una lunga attesa, è stato istituito l’elenco delle organizzazioni e associazioni legittimate a proporre l’azione di classe e l’azione inibitoria collettiva.
Il provvedimento detta stringenti requisiti di ammissione (sede in Italia o in un Paese membro dell’UE, obiettivo statutario volto alla tutela di diritti individuali omogenei, senza scopo di lucro) e modalità di iscrizione, determinando altresì l’ammontare del contributo iniziale e di quello annuale.
L’azione di classe e l’azione inibitoria collettiva sono strumenti procedurali, introdotti con legge del 12 aprile 2019 n. 31, riservati ad organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro, iscritti all’elenco di cui sopra.
L’azione di classe consente di agire in giudizio nei confronti dell’autore della condotta lesiva ai fini dell’accertamento della responsabilità e conseguente condanna al risarcimento del danno.
L’azione inibitoria collettiva consente, invece, di ottenere una pronuncia di cessazione o divieto di reiterazione della condotta omissiva o commissiva, posti in essere in pregiudizio di una pluralità di individui o enti.
Decreto ministeriale del 17 febbraio 2022, n. 27 (pubblicato in G.U. il 12 aprile 2022 n.86)
La domanda di ammissione nello stato passivo determina l’interruzione della prescrizione per l’intera durata della procedura fallimentare
“Nel caso di società fiduciaria posta in liquidazione coatta amministrativa, l’ammissione allo stato passivo determina, sia per i creditori ammessi direttamente a seguito della comunicazione inviata dal commissario liquidatore ai sensi dell’art. 207, primo comma, Legge Fallimentare, sia per i creditori ammessi a domanda ai sensi dell’art. 208 della stessa legge, l’interruzione della prescrizione con effetto permanente per tutta la durata della procedura, a far data dal deposito dell’elenco dei creditori ammessi, ove si tratti di ammissione d’ufficio, o a far data dalla domanda rivolta al commissario liquidatore per l’inclusione del credito al passivo, nel caso di domanda ad istanza di parte”.
Di conseguenza, le SS.UU. della Cassazione hanno riconosciuto, ai sensi dell’art. 1310, comma 1, del Codice Civile, anche la responsabilità del MISE, quale coobbligato solidale per il risarcimento del danno da perdita dei capitali fiduciariamente conferiti nella società soggetta a vigilanza, poi divenuta insolvente.
SS.UU. della Cassazione, sentenza del 27 aprile 2022, n. 13143
L’Italia condannata per l’inefficacia dell’equo indennizzo in caso di ritardo del processo
La Corte EDU ha recentemente condannato l’Italia per violazione dell’art. 13 della CEDU, in tema di ragionevole durata del processo e diritto ad un equo indennizzo previsti dalla Legge Pinto.
In particolare, secondo la Corte EDU, ai sensi dell’art. 13 della CEDU, un ricorso è effettivo quando “è suscettibile di riparare la situazione giudica lesa” e la durata è ragionevole quando “la decisione definitiva intervenga il più presto possibile e allo stesso tempo preveda il diritto all’indennizzo per il ritardo causato”.
Superando il precedente orientamento, la Corte ha riconosciuto come inefficace lo strumento per la tutela dell’equo indennizzo, in quanto quest’ultimo è comunque subordinato alla conclusione del procedimento di cui si lamenta l’eccessiva durata.
In conseguenza di ciò, “qualora un ricorrente ritenga che la durata del procedimento sia stata eccessiva, deve avere la possibilità di chiedere un risarcimento dinanzi ai giudici nazionali in qualsiasi momento nel corso di [tale] procedimento”.
Corte EDU, sez. I, sentenza del 28 aprile 2022 n. 15566/13 (Verrascina e altri c. Italia)
Legenda
ACF: Arbitro per le Controversie Finanziarie
AGCM: Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
BCE: Banca Centrale Europea
BdI: Banca d’Italia
CdA: Consiglio di Amministrazione
CdP: Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.
CE: Consiglio Europeo
Corte EDU: Corte Europea dei Diritti dell’Uomo
CEDU: Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo
CGUE: Corte di Giustizia Europea.
CONSOB: Commissione Nazionale delle Società e della Borsa
Decreto Sostegni-ter: Legge n. 73 del 28 marzo 2022 (pubblicata in G.U. Serie Generale n.73 del 28 marzo 2022- Suppl. ordinario n.13) che ha convertito il Decreto legge n. 4 del 27 gennaio 2022
Direttiva UE/2014/67: concernente l’applicazione della direttiva 96/71/CE relativa al distacco dei lavoratori nell’ambito di una prestazione di servizi e recante modifica del regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno del 15 maggio 2014
Garante Privacy: Garante per la protezione dei dati personali
GDPR: Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46
Legge Antiriciclaggio: D.Lgs. 21 novembre 2007 n. 231 in attuazione della Direttiva 2005/60/CE
Legge Fallimentare: Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267
Legge Pinto: Legge 24 marzo 2001 n. 89, relativa alla previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell’articolo 375 del codice di procedura civile. Pubblicata in G.U. il 3 aprile 2001 n. 78
MEF: Ministero dell’Economia e delle Finanze
Mid Cap: Impresa a media capitalizzazione, con un numero di dipendenti non superiore alle 1.500 unità
MISE: Ministero dello Sviluppo Economico
MITD: Ministero Innovazione tecnologica e Transizione Digitale
NL: Informativa al Cliente n. 1/2022
OAM: Organismo di Agenti e Mediatori
PMI: Piccole e medie imprese
PNRR: Decreto Legge 6 novembre 2021, n. 152, recante Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, convertito con modificazioni nella Legge 29 dicembre 2021, n. 233, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021.
Regolamento CE/139/2004: Regolamento comunitario sulle concentrazioni relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese
SIMEST: Società italiana per le Imprese all’estero
S.p.A.: Società per azioni
TAR: Tribunale Regionale Amministrativo
UE: Unione Europea