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In primo piano
Regolamento Mi.Ca: accordo tra il Parlamento e Consiglio dell’UE
Il 30 giugno il Consiglio dell’UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulla proposta di Regolamento Mi.Ca. Tale proposta ha lo scopo di:
- proteggere gli investitori/consumatori dai rischi associati all’investimento in cripto-attività, prevedendo requisiti rigorosi per l’accesso al mercato da parte degli operatori, responsabili in caso di perdite subite dagli investitori;
- promuovere l’eco sostenibilità del mercato delle cripto-attività, gli operatori devono dichiarare informazioni sulla loro impronta ambientale e climatica secondo gli RTS elaborati dall’ESMA.
I fornitori di servizi di cripto-attività, per operare nell’UE, avranno bisogno di un’autorizzazione rilasciata dalle autorità nazionali entro tre mesi.
Gli NFT, asset digitali che rappresentano oggetti reali come arte, musica e video, sono esclusi dall’ambito di applicazione del Regolamento Mi.Ca. La Commissione europea è incaricata di preparare una valutazione completa e, se ritenuto necessario, una proposta legislativa specifica, proporzionata e orizzontale per creare un regime per gli NFT e affrontare i rischi emergenti di questo nuovo mercato.
Consiglio dell’UE, comunicato stampa del 30 giugno 2022 n. 551/22
Decreto PNRR2: pubblicato in Gazzetta il testo coordinato
Il cd. “PNRR2” è legge, efficace dal 30 giugno 2022.
Tra le novità più rilevanti:
- obbligo di fatturazione elettronica dal 1° luglio 2022 per i titolari di partita IVA con regime forfettario e ricavi o compensi superiori a 25.000 euro e sanzioni per la mancata accettazione dei pagamenti elettronici;
- proroga di altri sei mesi dell’incentivo cd. “Super Sisma-bonus 110%”; e
- obbligo per gli emittenti di carte di credito, debito o prepagate di comunicare in via digitale all’AE le commissioni addebitate, gli identificativi degli strumenti di pagamento e gli importi delle transizioni giornaliere effettuate.
Inoltre, il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili ha recentemente costituito il CISMI, destinato a garantire la realizzazione degli interventi di titolarità del Ministero finanziati con le risorse del PNRR e del PNC. Il Centro promuove e realizza attività di studio, ricerca e sviluppo nel settore della sostenibilità delle infrastrutture e della mobilità, dell’innovazione tecnologica, organizzativa e dei materiali, assicurando, al contempo, attività formative all’interno del Ministero e nelle altre pubbliche amministrazioni, anche locali.
D.L. 30 aprile 2022, n. 36 recante ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza convertito in Legge 29 giugno 2022 n. 79 (pubblicata in G.U. n. 150 del 29 giugno 2022) e Decreto Ministeriale del 26 maggio 2022, attuativo del D.L. 10 settembre 2021 n. 121 (pubblicato nella G.U. 10 settembre 2022, n. 217)
Riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM
È stata recentemente pubblicata la legge di riforma dell’ordinamento giudiziario recante disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e costituzione e funzionamento del CSM.
Tra le novità più rilevanti, si segnala:
- revisione dei criteri di assegnazione degli incarichi direttivi e semidirettivi, riforma del procedimento di approvazione delle tabelle organizzative degli uffici giudiziari, riforma delle procedure di valutazione di professionalità dei magistrati e istituzione del fascicolo per la valutazione del magistrato;
- disciplina sull’eleggibilità dei magistrati, assunzione di incarichi di governo e ricollocamento al termine del mandato; e
- passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti (e viceversa), che può essere effettuato soltanto una volta nel corso della carriera, entro dieci anni dalla prima assegnazione.
L. 17 giugno 2022, n. 71 (pubblicata in G.U. il 20 giugno 2022 n. 142)
Prossima entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
Il Consiglio di Stato ha dato parere favorevole al Decreto Legislativo che, in attuazione della Direttiva 2019/1023/UE, apporta modifiche al Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza, la cui entrata in vigore è prevista per il 15 luglio 2022.
Tale intervento rientra tra gli obiettivi del PNRR, tra cui completare la digitalizzazione delle procedure concorsuali attraverso la realizzazione di una piattaforma online e favorire la specializzazione degli organi competenti.
Parere del Consiglio di Stato del 13 maggio 2022 n. 832
Diritto societario/Contrattualistica
Pegno su quote di Srl: la base imponibile dell’imposta di registro è la somma garantita
La Cassazione ha enunciato il principio secondo il quale, in caso di costituzione di pegno su quote di società a responsabilità limitata, la base imponibile, ai fini del calcolo dell’imposta di registro, è costituita dalla somma garantita e non dal valore delle quote oggetto di pegno.
La Corte ha negato che nella nozione di “titoli” di cui all’art. 43 del D.P.R. n. 131/1986 possano rientrare anche le quote di S.r.l o di società di persone, in quanto queste ultime sono prive delle caratteristiche di letteralità, autonomia e incorporazione tipiche dei titoli di credito. Di conseguenza, in caso di pegno avente a oggetto tali beni, l’imposta deve essere assolta sull’importo della somma garantita.
Corte di Cassazione, Sez. V, ordinanze n. 9377 e 9378 del 22 marzo 2022
Diritto bancario
La BdI si conforma alle linee guida EBA in tema di gestione delle crisi
La BdI ha recentemente reso noto di volersi conformare alle linee guida EBA indirizzate ad enti ed autorità di risoluzione per migliorare le possibilità di risoluzione, ai sensi della Direttiva BRRD (come modificata dalla BRRD II). Le citate linee guida entreranno in vigore il 1° gennaio 2024, applicandosi ai soggetti vigilati della BdI, tra cui in particolare, banche e SIM e soggetti appartenenti ad un gruppo sottoposto a vigilanza su base consolidata.
Nota della Banca d’Italia del 27 maggio 2022 n. 27
Sanzioni della BdI per violazione delle regole sulla remunerazione
La Corte di Cassazione ha ritenuto adeguate le sanzioni irrogate dalla BdI irrogate agli amministratori di una banca per violazione delle norme in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione.
Nello specifico, era stato liquidato al direttore generale, al termine dell’incarico per risoluzione consensuale, un compenso molto elevato, nonostante i risultati negativi della sua gestione, senza parametrare lo stesso alla performance e ai rischi assunti.
Secondo la Suprema Corte, le norme di dettaglio emanate dalla BdI, ai sensi dell’art. 53 del TUB sono da intendersi integrative dei contratti collettivi nazionali. Tuttavia, nell’accordo di risoluzione in questione erano state previste remunerazioni ulteriori rispetto a quelle oggetto del contratto, con ciò comportando una violazione della normativa di secondo livello emanata dalla BdI e rendendo dunque legittime le sanzioni irrogate.
Corte di Cassazione, sez. II, ordinanza del 31 maggio 2022 n. 17567
Inadempiente la banca che non assolve gli obblighi informativi nei confronti degli investitori
Ai sensi dell’art. 23 del TUF, la banca o l’intermediario finanziario deve provare di aver adempiuto agli obblighi informativi aventi ad oggetto le caratteristiche dell’investimento, nonché il grado effettivo di rischiosità dello stesso. Tale obbligo si intende adempiuto quando vengono raccolte, all’atto della sottoscrizione del contratto-quadro, le informazioni chiave relative all’investitore e fornite a quest’ultimo informazioni concernenti gli strumenti finanziari offerti, compreso il grado di rischiosità degli stessi e l’eventuale inadeguatezza dell’operazione.
La Cassazione ha precisato che i suddetti obblighi informativi sono preordinati a favorire scelte consapevoli da parte dell’investitore. Per questo, pure in presenza di un investitore aduso ad operazioni finanziarie a rischio elevato, l’intermediario non è esonerato dall’obbligo informativo di cui al TUF avente ad oggetto natura, rendimento ed ogni altra caratteristica essenziale dello strumento finanziario in questione.
Corte di Cassazione, Sez. I civile, ordinanza del 27 maggio 2022 n. 17271
Diritto finanziario
Il Regolamento sui green bond europei
Le obbligazioni verdi (o “Green Bond”), sono obbligazioni ordinarie la cui emissione è connessa a progetti di sostenibilità ambientale (come efficienza energetica, prevenzione e controllo dell’inquinamento ed uso sostenibile dei terreni).
Il Parlamento Europeo ha recentemente presentato delle modifiche alla proposta di regolamento (c.d. “Regolamento EUGB”):
- per tutte le obbligazioni commercializzate come verdi sono stati introdotti requisiti di trasparenza, tra cui l’allineamento con la normativa sulla tassonomia;
- per evitare che le società altamente inquinanti utilizzino il marchio “EuGB” per fingere di adottare politiche sostenibili, la proposta richiede piani di transizione verificati. È fatto divieto di emettere EuGB a tutti gli emittenti di Paesi che rientrano nella lista grigia o nera dei paradisi fiscali dell’UE; e
- è stata introdotta un’attività di controllo di revisori esterni per garantire che il Regolamento EUGB venga rispettato e i progetti finanziati siano in linea con i requisiti della tassonomia. Sono stati previsti requisiti di trasparenza stringenti atti ad assicurare, che quando un emittente di green bond intenda destinare i proventi ad attività legate all’energia nucleare o al gas fossile, una dichiarazione deve apparire in modo evidente sulla prima pagina del factsheet dell’EuGB.
Proposta di Regolamento del Parlamento Europeo e del Consiglio sulle obbligazioni verdi europee del 6 luglio 2021, n. 2021/0191 (COD) e Rapporto della Commissione per i problemi economici e monetari del 20 maggio 2022
Vigilanza ESMA sui fondi di investimento sostenibili
L’ESMA ha recentemente emanato delle linee guida atte a garantire la vigilanza dei fondi di investimento con caratteristiche di sostenibilità, al fine di contrastare la pratica del “greenwashing”. Le disposizioni in commento sono caratterizzate da un approccio basato sul rischio, facendo sì che l’intensità e la frequenza della vigilanza relativa alla sostenibilità dei fondi di investimento siano determinate dalla valutazione del rischio che grava su tali fondi.
Documento di vigilanza sui rischi e informazioni sulla sostenibilità nell’ambito della gestione degli investimenti del 31 maggio 2022
Proposta di Direttiva sul credito al consumo
Una proposta di Direttiva sul credito al consumo è stata da poco emanata, che abroga e sostituisce la Direttiva 2008/48/CE sui contratti di credito ai consumatori.
La proposta tiene conto dell’incremento della digitalizzazione che informa il credito al consumo, per cui nuovi soggetti offrono prodotti e servizi di credito ai consumatori mediante procedure più rapide e semplificate. La protezione dei consumatori è il fine ultimo della proposta di Direttiva che promuove pratiche responsabili e trasparenti e innalza il livello di educazione finanziaria e consulenza sul debito, regolamentando la valutazione della capacità del consumatore di rimborsare o meno il credito.
Nel presentare il proprio parere alla proposta di Direttiva, il Consiglio dell’UE ha proposto di:
- escludere dall’ambito applicativo il crowdfunding diretto, i pagamenti e le carte di debito con addebito differito, i contratti di locazione o leasing senza obbligo o opzione di acquisto del bene;
- uniformare i moduli di informazione precontrattuale forniti ai consumatori, per consentire agli stessi di confrontare adeguatamente le varie offerte presenti sul mercato;
- definire un termine massimo in cui esercitare il diritto di recesso; e
- prevedere un obbligo di protezione per i consumatori da tassi d’interesse eccessivi.
Proposta di Direttiva del Parlamento e del Consiglio relativa a i crediti al consumo del 30 giugno 2021 n. 2021/0171
Servizi finanziari/FinTech
Il Regolamento UE in tema di DLT
È stato pubblicato recentemente il Regolamento UE su DLT, che introduce un regime pilota per le infrastrutture di mercato basate sulla tecnologia a registro distribuito.
Il Regolamento DLT si applicherà a far data dal 23 marzo 2023 e fa parte del pacchetto sulla finanza digitale adottato il 24 settembre 2020 dalla Commissione europea che contiene significativi interventi in ambito di resilienza digitale, allo scopo di rendere i servizi finanziari più digitalizzati, stimolando l’innovazione e la concorrenza nell’Unione Europea.
Il Regolamento si rivolge ai gestori di piattaforme di negoziazione di strumenti finanziari DLT, per tali intendendosi “strumenti finanziari emessi, registrati, trasferiti e stoccati mediante la tecnologia a registro distribuito” interscambiati su piattaforme basate su tecnologia blockchain.
Il regime pilota, introdotto dal Regolamento, è finalizzato ad incrementare l’efficienza nel processo di negoziazione e post-negoziazione, senza indebolire le garanzie applicabili alle infrastrutture di mercato tradizionali, nel rispetto dei principi di proporzionalità, neutralità tecnologica e parità di condizioni, allo scopo di garantire la tutela dei dati personali e consentire l’accesso al mercato di nuovi operatori.
Regolamento (UE) 2022/858 del Parlamento europeo e del Consiglio del 30 maggio 2022 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il 2 giugno 2022)
Rapporto Consob su investimenti sostenibili e cripto-attività
La Consob ha pubblicato il primo rapporto su investimenti sostenibili e cripto-attività, soffermandosi:
- sui principali benchmark azionari, evidenziando l’andamento altalenante dell’ultimo biennio, sebbene con un recupero consistente nei primi mesi del 2022 rispetto al calo registrato nel pre-pandemia;
- sugli score ESG delle quotate, cresciuto notevolmente negli ultimi anni;
- sugli strumenti finanziari sostenibili, che vedono le obbligazioni ed i fondi sostenibili collocarsi rispettivamente al 50% del totale delle emissioni a livello europeo, ed l’80% dello stesso dato a livello globale;
- sulle applicazioni di finanza decentralizzata, il cui ammontare di capitale a garanzia è cresciuto da 16,5 miliardi di dollari nel 2020 a 56 miliardi nel maggio 2022;
- sul rischio di volatilità delle criptovalute, di gran lunga maggiore rispetto agli asset non digitali;
- sul rischio di sicurezza cibernetica, che rimane un profilo di criticità rilevante; e
- sull’interesse per le cripto-attività, mostrato anche dagli investitori istituzionali.
Rapporto Consob “Principali tendenze in tema di investimenti sostenibili e cripto-attività” del 28 giugno 2022
Conformità alle norme
D.Lgs. n. 231/2001
La sospensione del procedimento per messa alla prova è applicabile anche all’ente
Una recente ordinanza del Tribunale di Bari, sulla scia di precedenti pronunce di altri giudici di merito, ha riconosciuto l’applicabilità all’ente dell’istituto della sospensione del procedimento con messa alla prova, previsto dall’art. 168-bis c.p., una misura che estingue il reato dopo un periodo di riabilitazione dell’imputato. Si tratta di un orientamento minoritario, che applica analogicamente all’ente la misura prevista per le persone fisiche, dal momento che la ratio di rieducare l’imputato tramite il reinserimento nella società civile sarebbe applicabile anche all’ente, che riacquista fiducia con il reinserimento nella società civile.
Tribunale penale di Bari, sez. I, ordinanza del 22 giugno 2022
Protezione dei dati personali
Gli istituti di credito sono responsabili del trattamento dati quando distribuiscono prodotti assicurativi
Il Garante Privacy ha chiarito il ruolo della compagnia assicurativa e dell’intermediario nel trattamento dei dati personali effettuati nell’ambito dell’attività di distribuzione di polizze assicurative da parte degli istituti bancari.
Nello specifico, mentre la compagnia opera come titolare del trattamento, la banca svolge il ruolo di responsabile. Infatti, secondo l’art. 58 del Regolamento IVASS, la discrezionalità del distributore con riferimento alla determinazione delle finalità e dei mezzi del trattamento è limitata alla raccolta delle informazioni del cliente assicurato per valutarne richieste ed esigenze, mentre la compagnia ha il compito di impartire all’intermediario le istruzioni idonee a guidarlo nella fase precontrattuale di acquisizione delle suddette informazioni.
Parere del Garante Privacy del 18 maggio 2022
Antiriciclaggio
Rapporto delle ESAs sulla revoca dell’autorizzazione bancaria in caso di violazione della normativa antiriciclaggio
In un recente rapporto sulla revoca dell’autorizzazione delle banche per gravi violazioni delle norme AML/CFT, le ESAs:
- chiedono di includere l’adeguatezza dei dispositivi e dei processi di conformità alle norme AML/CFT quale condizione essenziale per la concessione dell’autorizzazione;
- sottolineano l’importanza di un’adeguata integrazione delle questioni AML/CFT nella proposta di Regolamento Mi.CA;
- chiariscono che la revoca delle licenze va considerata quale misura di ultima istanza, soggetta ad una valutazione discrezionale e di proporzionalità;
- stabiliscono criteri uniformi per la nozione di “grave violazione” delle norme AML/CFT, sottolineando che la stessa è soggetta a una valutazione caso per caso da parte dell’Autorità di Vigilanza; e
- forniscono un’analisi preliminare dell’interazione tra le gravi violazioni delle norme AML/CFT con il regime di gestione e risoluzione delle crisi, nonché una prima mappatura delle relative criticità operative e normative.
Relazione congiunta delle ESAs sulla revoca dell’autorizzazione per gravi violazioni delle norme antiriciclaggio e antiterrorismo del 31 maggio 2022 n. 23
Protocollo d’intesa tra Procura europea e UIF
La Procura europea e l’UIF hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per agevolare la collaborazione e il supporto nelle analisi inerenti a fattispecie di competenza della Procura, disciplinando lo scambio di informazioni di reciproco interesse e individuando aree tematiche per l’analisi congiunta di fatti e informazioni, nonché di iniziative di formazione reciproca. Per garantire la massima riservatezza, è previsto che i flussi informativi transitino tramite il sistema informatico della UIF. Tale collaborazione è propedeutica a fronteggiare le sempre più sofisticate minacce della criminalità economica in danno degli interessi finanziari euro-unitarie.
Protocollo d’intesa tra la Procura Europea e la UIF dell’8 giugno 2022
Diritto penale societario
Regolamento UE per il contrasto della diffusione di contenuti terroristici online
Il 7 giugno 2022 è entrato in vigore il Regolamento UE per contrastare la diffusione dei contenuti terroristici online. Il Regolamento fornisce un quadro giuridico finalizzato a garantire che i fornitori di servizi di hosting rimuovano i contenuti terroristici online entro un’ora dalla loro pubblicazione.
Salvaguardie per libertà di espressione e diritto all’informazione sono altresì previste, come l’esenzione del materiale diffuso a fini didattici, giornalistici, artistici o di ricerca.
Gli Stati Membri dell’UE determinano autonomamente l’ammontare delle sanzioni, in proporzione alla natura dell’infrazione.
Le nuove norme stabiliscono inoltre obblighi di trasparenza per le piattaforme online ed impongono alle autorità nazionali di riferire annualmente su quantità di contenuti terroristici rimossi, esiti di denunce e ricorsi, e numero e tipo di sanzioni imposte alle piattaforme online.
Regolamento 2021/784/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2021 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell’UE il 17 maggio 2021)
Diritto processuale
Prima pronuncia di illegittimità costituzionale sul principio del ne bis in idem e il sistema cd. “doppio binario”
La Corte Costituzionale si è recentemente pronunciata sulla questione relativa al rapporto tra l’art. 649 c.p.p., che prevede il divieto di un doppio giudizio (cd. “ne bis in idem”), e il procedimento amministrativo.
Il Tribunale di Verona, considerando che “l’art. 649 c.p.p. vieta di sottoporre ad un secondo giudizio una persona già assolta o condannata in un altro procedimento penale, ma non esclude che l’imputato possa essere giudicato per un fatto per cui sia già stato sanzionato in via amministrativa”, aveva chiesto alla Consulta di verificare se, in quest’ultimo caso, la sottoposizione ad un processo violasse il principio del ne bis in idem.
La Corte Costituzionale ha ritenuto fondata la questione, dichiarando l’illegittimità costituzionale dell’art. 649 c.p.p. nella parte in cui non prevede che “il giudice pronunci il proscioglimento o il non luogo a procedere nei confronti di un imputato per un delitto in materia di diritto d’autore che, in relazione allo stesso fatto, sia già stato sottoposto a un procedimento amministrativo di carattere punitivo, ormai definitivamente concluso”.
Secondo la Consulta, non può essere intrapreso o proseguito un processo penale a carico di una persona già sanzionata in sede amministrativa per la medesima violazione dei diritti d’autore.
Corte Costituzionale, sentenza del 16 giugno 2022, n. 149
Regolamento ministeriale sulla piattaforma per la notifica degli atti della P.A.
Dal 21 giugno 2022 è attiva la piattaforma per notificare gli atti della P.A. La piattaforma è gestita dalla società PagoPA, e rientra nell’ambito del processo di digitalizzazione dei servizi pubblici, con l’obiettivo di semplificare e rendere certa la notifica degli atti amministrativi con valore legale per cittadini e imprese, con risparmio di tempo e costi. Le notifiche saranno disponibili sia in formato telematico che cartaceo, con invio di raccomandata A/R qualora il cittadino non avesse eletto, o fosse sprovvisto, di un domicilio digitale.
Decreto Ministeriale del 8 febbraio 2022 n. 58 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 giugno 2022 n. 130)
Legenda
AE: Agenzia delle entrate
BRRD: Direttiva 2014/59/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 che istituisce un quadro di risanamento e risoluzione degli enti creditizi e delle imprese di investimento.
BRRDII: Direttiva (UE) 2019/879 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2019 che modifica la direttiva 2014/59/UE per quanto riguarda la capacità di assorbimento di perdite e di ricapitalizzazione degli enti creditizi e delle imprese di investimento e la direttiva 98/26/CE.
BCE: Banca Centrale Europea
BdI: Banca d’Italia
CFT: Contrasto al finanziamento del terrorismo
CISMI: Centro per l’innovazione e la sostenibilità in materia di infrastrutture e mobilità
CSM: Consiglio superiore della magistratura
CONSOB: Commissione Nazionale delle Società e della Borsa
Direttiva (UE) 2019/1023 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019 riguardante i quadri di ristrutturazione preventiva, l’esdebitazione e le interdizioni, e le misure volte ad aumentare l’efficacia delle procedure di ristrutturazione, insolvenza ed esdebitazione
Direttiva 2008/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 relativa ai contratti di credito ai consumatori e che abroga la direttiva 87/102/CEE
DLT: Distributed Ledger Technology
EBA: Autorità Bancaria Europea
ESAs: Autorità di vigilanza europee
ESG: Environmental, Social and Governance
ESMA: Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati
EUGB: European Green Bond
Garante Privacy: Garante per la protezione dei dati personali
NFT: Non Fungible Token
P.A.: Pubblica amministrazione
PNC: Piano complementare per gli investimenti complementari
PNRR: Decreto Legge 6 novembre 2021, n. 152, recante Disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose, convertito con modificazioni nella Legge 29 dicembre 2021, n. 233, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 310 del 31 dicembre 2021
SIM: società di intermediazione mobiliare
Srl: Società a responsabilità limitata
TUB: Testo Unico Bancario
TUF: Testo unico sulla Finanza
UE: Unione Europea
UIF: Unità di Informazione Finanziaria